alessandro  
 

 

I SANTI ALESSANDRO

 

   
 
 

Sant'Alessandro, vescovo e martire a Fermo (2 gennaio);
Sant'Alessandro martire di Edessa (30 gennaio);
Sant'Alessandro, martire a Roma, commemorato il 9 febbraio;
Sant'Alessandro, martire a Soli, commemorato il 9 febbraio;
Sant'Alessandro Falconieri, festeggiato il 17 febbraio;
Sant'Alessandro, martirizzato con suo fratello ad Ostia, festeggiati il 18 febbraio;
Sant'Alessandro vescovo di Alessandria dal 312 al 326, uno dei padri del concilio di Nicea e protagonista della lotta che apri la lunga e insidiosa vicenda dell'eresia nota nella storia della Chiesa con il nome di Arianesimo, commemorato il 26 febbraio;
Sant'Alessandro, martire di Roma, ricordato il  27 febbraio;
Sant'Alessandro, martire di Apamea commemorato il 10 marzo;
Sant'Alessandro, martire a Roma, commemorato il 17 marzo;
Sant'Alessandro vescovo, che subì il martirio a Cesarea, commemorato il 18 marzo;
Sant'Alessandro martire  a Cesarea commemorato il 18 marzo;
Sant'Alessandro, martire di Lione commemorato il 24 aprile;
Sant’Alessandro Papa, festeggiato il 3 maggio. II mausoleo di Sant'Alessandro (Papa Alessandro I), si trova nell’antica cattedrale di San Pelino della diocesi di Valva, a Corfinio, ed è uno dei più importanti monumenti medioevali abruzzesi;
Sant'Alessandro, martire di Costantinopoli commemorato il 3 maggio;
Sant'Alessandro, martire di Edessa commemorato il 20 maggio;
Sant'Alessandro, martire della Valle d'Anagna, commemorato il 29 maggio;
Sant'Alessandro, martire a Lione, commemorato il 2 giugno;
Sant'Alessandro, vescovo di Verona, ricordato il 4 giugno;
Sant'Alessandro, vescovo e martire di Fiesole, commemorato il 6 giugno;
Sant'Alessandro di Alessandria commemorato il 9 luglio;
Sant'Alessandro, martire a Roma commemorato 10 luglio;
Sant'Alessandro, martire a Marsiglia commemorato il  21 luglio;
Sant'Alessandro, martire di Perge festeggiato 1° agosto;

Sant'Alessandro, vescovo e martire di Comana, nel III secolo, patrono dei carbonai, festeggiato l'11 agosto; Sant'Alessandro Carbonaio (Martire dei III secolo). La comunità cristiana di Comana si era riunita per scegliere un Vescovo, al quale affidare l'insegnamento e la guida della comunità cristiana. Dopo lunghe traversie venne fatto quasi per scherzo il nome di Alessandro, un carbonaio, uomo di vita solitaria e oscura. Tuttavia, lo stesso non era un carbonaio per necessità, ma per scelta. Desideroso di vita ascetica, aveva scelto quella fatica come mezzo di umiliazione e di santificazione. Erede di una ricca famiglia, prima di piegar la schiena sotto le balle di carbone, aveva distribuito, in favore dei poveri, tutte le sue non piccole ricchezze. Colto e filosofo, aveva mortificato l'orgoglio, passando per un lavoratore manuale rozzo e illetterato.
L'ex carbonaio e primo Vescovo di Comana, confermò le speranze di San Gregorio Taumaturgo. Egli fu Pastore saggio, attento e virtuoso, e coronò la propria carriera con il martirio, verso il 270.
Il suo supplizio, sotto l'Imperatore Aureliano, fu ben intonato alla sua antica professione, perché Sant'Alessandro venne condannato ad essere bruciato vivo. Sembrò anch'egli, il pro­tettore di tutti i carbonai, un cannello di car­bone, arso e consumato a lode e gloria eterna dei Signore.
(Piero Bargellini, Mille Santi del giorno, Valecchi editore, 1977)

26 agosto Sant'Alessandro (Martire del III secolo). Ai primi giorni d'autunno, l'esercito di Massimiano Cesare si trovava nelle valli svizzere, non lontano dalla conca del lago Lemano. Le Alpi, tutt'intorno, erano già incappucciate di neve. Faceva freddo. I soldati della legione risognavano la calda sabbia della loro terra natale. Era infatti una legione di soldati egiziani, detta Legione Tebana perché reclutata nella Tebaide, attorno alla città di Tebe. Ad Agaunia, il primicerius Maurizio ordinò l'alt ai suoi legionari. Fece disporre il cam­po, in attesa di ordini da Octodurum. Da Octodurum, Massimiano Cesare ordinò che, in attesa di attaccar battaglia, si celebrasse un sacrificio propiziatorio agli dei. I soldati cristiani della Legione Tebana si rifiutarono di eseguire l'ordine sacrilego. Massimiano minacciò rappresaglie, ma nessuno ce­dette. Giunse allora un reparto di littori per le misure disciplinari. Un soldato su ogni dieci della Legione Tebana cadde sotto il gladio. Ma i superstiti non si lasciarono intimorire, e si fecero vicendevolmente animo, spronati dal primicerius Maurizio. A Massimiano, man­darono a dire che la loro fedeltà agli insegna­menti del Signore era la più sicura garanzia della lealtà anche verso l'Imperatore. Seguì una seconda decimazione; poi una terza, fin­ché tutti i legionari della cristiana legione fu­rono giustiziati, ad Agaunia, in quell'autunno della fine del 111 secolo. Anche il Sant'Alessandro festeggiato oggi, viene detto soldato della Legione Tebana, perché aver appartenuto alla legione dei Martiri, per un cristiano e un soldato, appariva come il maggior titolo di nobiltà d'animo e di eroismo.Egli sarebbe stato uno di quei pochi legio­nari i quali, trovandosi momentaneamente di­staccati in altre località, sfuggirono all'ecci­dio di Agaunia, per subire poi il martirio in altri luoghi dove fiori la loro devozione. Sant'Alessandro, per esempio, è l'amatissimo Patrono della città di Bergamo: perciò la leggenda lo fa morire a Bergamo, dopo essere sfuggito due volte al carcere e avere infranto gli idoli davanti al suo comandante e persecutore, Massimiano Cesare. A lui, primo Martire e Patrono di Bergamo, è dedicata la Cattedrale della città, che sembra proteggere con la sua mole gli altri due bellissimi monumenti di Bergamo antica: la Chiesa di Santa Maria Maggiore, e la Cappella Colleoni, nel suggestivo e silenzioso sce­nario della Città Alta.
 (Piero Bargellini, Mille Santi del giorno, Valecchi editore, 1977)

Sant'Alessandro, vescovo e martire a Costantinopoli commemorato il 28 agosto;
Sant'Alessandro, martire in Sabina festeggiato il 9 settembre;
Sant'Alessandro, vescovo che subì il martirio nei pressi di Roma, commemorato il 21 settembre;
Sant'Alessandro, martire di Antiochia commemorato il 28 settembre;

 
 
 
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